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Visualizzazione dei post da 2020

Organizzazione eventi sportivi e COVID

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Ieri sono uscite le prime informazioni circa le misure che la FIDAL, in accordo con alcuni organizzatori, sta proponendo per riuscire a disputare alcune manifestazioni nella seconda parte della stagione. In particolare sembra che sia stato stilato un elenco di punti su cui bisognerà intervenire. Sotto c'è l'elenco, per chi volesse approfondire. Non mi sembra ci sia nulla di rivoluzionario rispetto alle norme emanate nelle scorse settimane dal ministero della sanità e rispetto ad un minimo di buonsenso.  Sono abbastanza d'accordo su tutti i punti ad eccezione del ritiro dei pettorali e l'invio dei premi a casa. Credo che il rapporto costo/beneficio sia sproporzionato. Se la distribuzione è fatta con tutte le precauzioni, non vedo che rischi aggiuntivi possa generare rispetto alla spedizione per posta. Di certo la spedizione per posta aumenta notevolmente i costi. Inoltre aggiungerei che, ove possibile, sono da evitare spogliatoi e docce dopo gara, pasta p...

Chiedetemi perché sono immoral-ISTA

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Prima di rispondere ho cercato in rete una definizione calzante a quello che voglio esprimere su morale e moralismo. Ho trovato questo: "La distinzione tra morale (moralità) – cui genericamente attribuiamo un significato positivo - e moralismo – con significato negativo - non è una sottigliezza per filosofi, ma un'esigenza che tutti sentiamo pressante nella vita quotidiana: per indirizzare i nostri comportamenti, o valutare quelli degli altri. Questo vale nelle amicizie, nel lavoro, nella politica". E tendiamo a diventare più moralisti quanto più grande è la nostra impotenza o incertezza. In questo periodo è sufficiente l'analisi di alcuni di post, ma soprattutto commenti, per avvalorare questa tesi. Il moralista parla genericamente di immoralità e disonestà, senza indicare quali principi concreti e definiti siano stati infranti, senza spiegare quale - secondo lui - sarebbe il comportamento corretto e concretamente realizzabile. E si barricano dietro un: ...

Attività che devono chiudere

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Mi sono svegliato presto con l'idea di fare quattro appelli, ma siccome non ho l'autorevolezza per avere voce in capitolo, sono quattro auspici. Piccola premessa. Siamo al 23 marzo e ieri sera, come ormai di consueto la Domenica sera, è stato emanato un nuovo decreto dove si limitano ulteriormente i movimenti ed è stata pubblicata una lista di attività che possono continuare ad operare e di conseguenza imponendo alle altre di chiudere. Immaginavo che qualsiasi lista di aziende che potesse continuare ad operare avrebbe causato ulteriore confusione e dibattito. A mio avviso il concetto è il seguente: non è possibile definire a priori ed a tavolino quali siano i settori essenziali e quali no. E' molto probabile che vi siano aziende rientranti negli elenchi che in effetti non siano essenziali e viceversa. Gli appelli /auspici sono questi: 1. Se rientrate nell'elenco, ma sapete che comunque non siete essenziali: state a casa! E' un grosso danno economico p...

Un buon motivo per …

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Mi continuavo a chiedere il motivo di tanto accanimento contro coloro che in questi giorni vanno a correre.   Mi ricordo che 20 anni fa andare a correre non era così comune e capitava spesso di essere guardati in modo strano dalle persone ‘normali’. Mi ricorderò sempre un episodio con il mio amico Renato.   Stavamo correndo e qualcuno ci urlò da lontano: “ Andate a lavorare che è meglio!” Andò su tutte le furie ed ebbe una reazione veramente fuori dal comune.   Si perché Renato è un artigiano ed ha una falegnameria dove Lavora da sempre. Quindi che diritto aveva quel tizio di dirgli quella frase o solo pensarla? Negli anni si è attutita questa situazione, ma dovuta più al fatto che sono aumentati i praticanti. I frustrati si sono solo sentiti a disagio sentandosi in minoranza, ma non è passata la loro frustrazione , è rimasta latente.   Per farvi capire cosa vuol dire per me lo sport vorrei condividere solo un paio di episodi.   In pri...

Non avrei mai pensato

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Non avrei mai pensato di sentire nuovamente la necessità di scrivere sul mio "diario". E invece eccomi qui. Sento la necessità di scrivere in uno spazio "mio". Scrivere cose che penso, senza doverci pensare. Scrivere cose senza la paura dei giudizi degli altri. Scrivere cose giuste e sbagliate, ma che giudicherò da me tra qualche anno. Cose che vorrei venissero giudicate da coloro che lo fanno perché ci tengono a farmi cambiare idea. La scusa è il Corona Virus che mi offre l'opportunità di avere del tempo a disposizione per pensare. Ma il motivo è probabilmente un altro. Il motivo è che sto perdendo di vista il futuro. Sento sempre più spesso gente che si fa forte di essere italiana. Ma la realtà è che io ne sono preoccupato proprio di questo lassismo. Dobbiamo imparare a vendere l'Italia. Abbiamo una grande risorsa che è il nostro territorio e lo sviliamo continuamente. Forse dobbiamo ripartire da qui. Valorizzare i nostri territorio ed il nostro pop...