Attività che devono chiudere



Mi sono svegliato presto con l'idea di fare quattro appelli, ma siccome non ho l'autorevolezza per avere voce in capitolo, sono quattro auspici.

Piccola premessa. Siamo al 23 marzo e ieri sera, come ormai di consueto la Domenica sera, è stato emanato un nuovo decreto dove si limitano ulteriormente i movimenti ed è stata pubblicata una lista di attività che possono continuare ad operare e di conseguenza imponendo alle altre di chiudere.

Immaginavo che qualsiasi lista di aziende che potesse continuare ad operare avrebbe causato ulteriore confusione e dibattito.
A mio avviso il concetto è il seguente: non è possibile definire a priori ed a tavolino quali siano i settori essenziali e quali no. E' molto probabile che vi siano aziende rientranti negli elenchi che in effetti non siano essenziali e viceversa.

Gli appelli /auspici sono questi:

1. Se rientrate nell'elenco, ma sapete che comunque non siete essenziali: state a casa! E' un grosso danno economico per voi? Si. Ma pensate alle aziende che hanno dovuto subire immediatamente uno stop (aziende legate a turismo, sport, intrattenimento e cultura per fare qualche esempio). Non hanno avuto scelta.
Non siete eroi se continuate a lavorare. E' il contrario.

2. Per le aziende che ritengono che sia indispensabile continuare ma non rientrano nelle liste, mi auguro che le autorità siano pronte a concedere delle deroghe.

3. In ogni caso per quelli che continuano... fate di tutto per limitare il contagio e limitate le figure che debbono continuare a lavorare. Seguite alla lettera le disposizioni anti contagio!

4. Continuiamo a stare uniti e fiduciosi. Niente polemiche, ma eventualmente critiche costruttive. Urlare e criticare a prescindere non aiuta nessuno.

Sarà solo un caso, ma è singolare che le provincie ove il contagio è maggiore siano quelle storicamente delle piccole-medie imprese iper produttive. Non sono uno scienziato, ma è una considerazione sicuramente da tener presente.

Per la cronaca situazione al 22 marzo 2020:
  • 59138 i casi totali
  • 46638 persone attualmente positive
  • 5476 deceduti
  • 7024 guariti.
Tra i 46.638 positivi:
  • 23783 si trovano in isolamento domiciliare
  • 19846 ricoverati con sintomi
  • 3009 in terapia intensiva



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