Perchè in Cina

Prendo spunto da un commento di Stefano per dire che non scrivo volutamente cosa vado a fare in Cina e soprattutto per conto di chi ed in che aziende. Diciamo che spazio in tutto ciò che riguarda l'idro-termo-sanitaria. Dove c'è bisogno di controllare, trattare, scaldare, raffreddare l'acqua. Cerco partner per le aziende italiane che intendono delocalizzare la produzione o trovare prodotti con costi inferiori rispetto a quelli europei.

Il motivo per cui devo tenere un certo riserbo è dato dal fatto che per molti, in Italia e nel mio settore, la Cina corrisponde solamente a prezzi bassi, qualità bassa e riproduzione di idee di altri. Quindi tante aziende ancora non vogliono rendere noto dove si forniscono.... soprattutto se trattasi di aziende di produzione. Non è ancora accettato il fatto che chi acquista non compra l'oggetto in se, ma un prodotto di una azienda che ne garantisce la qualità e la funzionalità.

Ad esempio nessuno dice nulla se Jacuzzi fa fare le proprie vasche in Cina... tanto il cliente compra il nome. Non il prodotto. Lo stesso vale per i vari Nike, Apple, etc. La maggior parte delle aziende italiane deve fare ancora questo passo. Le grosse aziende si stanno attrezzando mettendo i propri uffici e personale. Il nostro target sono invece le piccole-medie imprese che non hanno i mezzi per costituire delle proprie organizzazioni in Cina. E la mia aspirazione è quella di trovare in Cina prodotti altamente qualitativi sfruttando le potenzialità di questo paese.

Io vado in Cina soprattutto per trovare dei partner e perché vedendo possono venirmi delle idee (tecnica FBL). Cerco di fare da agenzia matrimoniale, trovare aziende che hanno entrambe interesse a lavorare insieme. Se una delle due ha più interesse dell'altra, il rapporto non funziona. Soprattutto bisogna mettere in chiaro da subito quello che vuole per non creare false aspettative. Quindi definire obiettivi e necessità, vedere se possono essere soddisfatti, e controllare che questo permanga nel tempo. Più che un post servirebbe un trattato perché entrano in gioco tanti altri fattori. Magari un giorno lo farò!

C'è poi un altro motivo per cui preferisco non dire dove vado e cosa faccio. Ogni viaggio che faccio infatti è un "investimento in esperienza". Al giorno d'oggi l'esperienza è spesso sottovalutata, soprattutto una volta che viene condivisa. Quindi custodendola e fornendola sola a richiesta, l'esperienza acquista valore!

Commenti

Anonimo ha detto…
Grazie mille! Ero proprio curioso!
Sembra piuttosto interessante! Chissà che in futuro nn si trovino sinergie anche nel ns. settore ;)

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