Caldaie

Mi collego ad un post di Gigi per fare alcune riflessioni:

- Bisognerebbe fare un trattato sugli idraulici. Le mie valvole per un idraulico erano troppo pesanti, per un altro troppo leggere, per uno avevano la maniglia troppo piccola, per altri troppo grossa, per alcuni erano troppo care, per altri erano troppo economiche.

- Noi facevamo delle valvole che dovevano andare bene in tutto il mondo, dovevano soddisfare richieste e normative di ogni tipo. Andavano bene negli stati uniti, in Germania, in Australia, Sud Africa, ma non andavano bene a Muscoline!

- Spesso l’idraulico utilizzava in maniera errata le valvole e per questo richiedeva una modifica delle stesse. Ad esempio molto spesso ci veniva richiesto un maggiore spessore per evitare rotture in fase di montaggio. Poi scoprivamo che veniva messa un’esagerata quantità di canapa ed utilizzate chiavi da mezzo metro per montare una valvola da ½ pollice!

- Ultimamente sto seguendo la direzione commerciale di un valvola a galleggiante per il riempimento delle cassette WC. Diciamo che più o meno le valvole sono tutte uguali.
C’è un produttore leader del mercato che è tedesco. Questo produce una valvola che viene pagata il doppio, ha un funzionamento uguale a tanti altri, ha gli stessi difetti di tante altre, ma viene comunque percepita come la migliore. Come mai? Forse perché l’azienda in questione ha un ufficio marketing formato da una ventina di persone, mentre gli altri produttori (italiani) faticano ad avere un direttore commerciale che a tempo perso si occupa anche di marketing?

- Tra le varie cose che faccio collaboro anche con un’azienda che importa in Italia le migliori caldaie a condensazione sul mercato (mia opinione). Questa azienda ancora venti anni fa faceva corsi di vendita agli idraulici!

Non voglio difendere i produttori di caldaie, ma bisognerebbe, come in tutte le cose, ascoltare le due campane. Certo che se i progettisti delle caldaie alzassero il sedere dalle proprie postazioni CAD ed andassero a vedersi alcune installazioni/riparazioni, realizzerebbero progetti più coerenti. E se gli idraulici seguissero le istruzioni di montaggio o i corsi organizzati dalle aziende, forse eviterebbero di far sorgere problemi.

Comunque una cosa è certa e la metto sotto forma di indovinello. Che il problema si dovuto al produttore o dall’installatore in genere chi deve pagare?

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