Domenica - Maratona di Reggio

Ore 5:30 mi sveglio con un bel mal di testa. Cominciamo bene! Do’ un’occhiata fuori dalla finestra e vedo un cielo stellato come si vedono solo in estate!!! Mi tocca prorio.

Passo a prendere Valerio, Massimo ed Enzo che faranno la maratona e Gigi che ci accompagnerà in bici.

Arriviamo a Reggio Emilia e troviamo un parcheggio a 300 metri dalla partenza/arrivo. Una botta di sedere adesso non sarà presagio di una disfatta sul campo? Speriamo di no…. Mentre andiamo a berci un caffè vediamo passeggiare Castagnetti…. Questo non è di certo un buon presagio ;-)

Lo sapevo che non dovevo prendere il secondo caffè…. Devo andare di corsa al bagno. Che bello sapere che non sono l’unico che quando si agita deve andare al bagno….. soprattutto quando devo farmi una coda di alcuni minuti che sembrano secoli….

Alla partenza sento parlare degli allenamenti che hanno fatto gli altri e mi viene voglia di saltar fuori dalle griglie. Comme posso pensare di fare 42 km quando il kilometraggio più lungo che ho fatto è di 22 km! Beata incoscienza.

Spero di stare sotto le 3:40. Pronti.. via. La giornata è stupenda e mi trovo veramente a mio agio in mezzo a quella comunità di podisti uniti da un’unica passione.

I primi 21 km passano insolitamente veloci ed il tempo era buono: 1:40 anziché l’1:45 che mi ero prefissato. Gigi si è messo in parte a me dopo 5 minuti che mi parlava ed io non rispondevo si è accorto che avevo le cuffie!

Al 28 cominciavo ad avere qualche problemino. Al 34, come previsto i problemini sono sono aumentati. Sapevo che sarebbero arrivati i palloncini delle 3:30 ed avevo paura che arrivassero troppo presto… al 37 mi piombano addosso ed io non riesco a tenere il passo. Che disfatta! Che faccio adesso? Tengo duro comunque o ammaino bandiera bianca? Allora mi vengono in mente quelli che mi avevano chiesto come facevo ad andare a fare una maratona senza un allenamento specifico.

Ed ho allungato! Al 38 km ho fatto un paio di calcoli ed ho visto che potevo farcela (anche perché riuscivo a fare ancora calcoli!)

Chilometro dopo chilometro l’eccitazione aumentava e le gambe dolevano sempre più. Fino a che sono arrivato al rettilineo finale. Ecco gli ultimi 100 metri. C’è il telecronista che mi ineggia a fare lo sprint e io non mi tiro indietro. Gli ultimi 5 metri… alzo gli occhi verso il cronometro e vedo scritto 3:29:30! Che gioia. Penso che neanche il primo che ormai avrà fatto doccia, massaggio, pranzato e reso qualche intervista, sia stato tanto felice.

Massimo e Valerio sono stati ancora più bravi 3:01 Massimo e 3:22 Valerio. Enzo arriva un po’ dopo 3:45, ma per lui era un allenamento (guardate qui quello che fa!)

Una nota di merito merita senz’altro l’organizzazione e le persone che ci hanno incitato durante la garda. I ristori all’arrivo e durante la corsa erano perfetti (come ormani non se ne trovano più). Tanti fotografi sul tracciato, una velocità incredibile nel ritiro del pettorale e del premio finale ed un pacco gara più che decoroso.

Commenti

Anonimo ha detto…
leggere l'intero blog, pretty good
Anonimo ha detto…
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

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