Maratona di Reggio

Oggi mi sono veramente reso conto che domenica dovrò correre la maratona di Reggio Emilia. Apro Bloglines e trovo un articolo di Podisti.net che mi dice che hanno chiuso le iscrizioni a 3.000 partecipanti (che era il limite massimo).

Allora vado a vedere la lista degli iscritti sperando che, tra tante iscrizioni, si siano persi la mia! Ed invece eccomi li in mezzo ad altri 2,999 che non hanno niente di meglio da fare alla domenica mattina, che andare a devastarsi le gambe in mezzo alla nebbia ed al freddo invece di starsene a poltrire sotto il piumone. Pettorale 1645 … da giocarselo al lotto sulla ruota di Cagliari (C come ma chi C… avolo te l’ha fatto fare).

L’unico motivo per cui mi sono iscritto è per restare in forma il più a lungo possibile. In genere in questo periodo dell’anno ero già allenato per le varie cene pre-natalizie e pranzi natalizi. Invece ora sono ancora abbastanza in forma. Certo che i miei 78 chili al 30° cominceranno a farsi sentire.
In genere intorno a quel chilometro mi cominciano a venire delle visioni mistiche … l’anno scorso si narra che qualcuno abbia visto un tale Romano Prodi.
Non mi immagino di arrivare a tanto, ma, visto che non sono per nulla allenato, non vorrei incappare in visioni troppo mistiche! Già mi immagino di vedermi il Dalai Lama che gioca a trisac con Bin Laden al bar dello sport o Putin e Bush che discutono sul fatto che sia meglio il parmigiano reggiano del grana padano!

Poi verso il 34° km il misticismo si trasformerà come per incanto in acido lattico e poi crampi. Ci dev’essere un collegamento diretto tra cervello e quadricipiti: quando finisce il misticismo si grippano le gambe. Per non parlare dello scollegamento che c'è tra cervello ed in mezzo alle gambe.... ma quella è un'altra storia.

Il mio terrore sono poi quei signori over 60 che alla partenza tu guardi dall’alto al basso, ma che poi, mentre ti stanno passando con quel “ciabattio” che li contraddistingue, guardi dal basso all’alto, un po’ perché stai ormai correndo sulle ginocchia ed un po’ perché la tua autostima rasenta quella di Napoleone …. ma dopo waterloo!

E pensare che quella santa donna di mia moglie ha continuato a ripetermi di non andare… ed io sprezzante del pericolo dicevo: “Cosa vuoi che sia... ho fatto di peggio”. Ora invece che sono diventato cosciente sono un po’ preoccupato.
Ho anche un’altra grossa preoccupazione. Ma nel pacco gara mi metteranno un po’ di Parmigiano?

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